L'auto volante - pronta nel 2030 grazie ad Airbus
Airbus, il consorzio di produzione di aerei europeo, sta realizzando il sogno delle volanti insieme ad Italdesign (azienda torinese di design automobilistico fondata da Giorgetto Giugiaro ora di proprietà di Volkswagen) con questa invenzione rivoluzionaria, la Pop-Up che sarà pronta per il 2030.
Sembrano dei droni che agganciano una cabina e volano via. Conferiscono, a vederli, un senso di libertà e leggerezza incredibili, paiono un sogno che si avvera ed in parte lo sono.
In effetti la tecnologia dei droni è oggi ad un buon livello di sviluppo e il limite sembra essere, una volta di più, la riserva di energia disponibile dalle batterie – lo stesso problema che hanno oggi le vetture elettriche – l’autonomia per poter compiere degli spostamenti importanti senza doversi fermare per la ricarica. In questo caso il problema è complicato dal fatto che in volo si deve avere una riserva di energia disponibile per terminare il viaggio in sicurezza.
Il Pop-Up è un veicolo modulare che può circolare su strada e volare grazie al modulo centrale a cui vengono agganciati altri componenti a seconda dell’utilizzo che si richiede.
Si può quindi fare il primo tragitto in volo e poi sganciare il modulocoi rotori per connettersi a quello con le ruote e terminare il viaggio su strada o magari agganciati ad altro veicolo di trasporto (magari un treno).
Il nucleo centrale in fibra di carbonio monoscocca biposto è lungo 2,6 metri, alto 1,5m e largo 1,4. Il suo peso totale non supera i 200 Kg. Con il modulo per circolare su ruote raggiunge i 3,11 metri di lunghezza e 1,9 di larghezza e si muove grazie alla propulsione elettrica di un motore di 80 CV posto al posteriore. Raggiunge i 100 Km/h, ha un’autonomia di 130 Km e si ricarica completamente in 15 minuti.
Ricarica completa in 15 min.
In modalità aereo i motori diventano quattro (rotori controrotanti) per una potenza complessiva di 185 CV ed un’autonomia di 100 Km per una massa complessiva di 600 Kg. Pop-Up può decollare in verticale ed essere integralmente pilotato a distanza e gestito a distanza, come una vettura a guida autonoma, risultando così un sistema di taxi un po’ speciale perfetto per le città congestionate.
Non sappiamo se i costi di produzione renderanno questo magico veicolo realizzabile e utilizzabile nelle nostre città, ma dati i presupposti di progettazione e lo sviluppo delle tecnologie di accumulo e delle modalità di viaggio intelligente e connessa, ci permettiamo di vedere in questo mezzo sperimentale un’ambiziosa visione della mobilità del futuro, che sarà magari a portata di pochi eletti, ma tecnologicamente molto avanzata.