Bollo Auto e Multe non pagate: arriva il mini condono fiscale
Buone notizie per chi avesse una multa o un bollo auto non pagato dal 2000 al 2010: è infatti in arrivo una sanatoria per queste categorie, e quindi un mini condono e la successiva pace fiscale.
Tutto questo lo si deve al decreto legge Sostegni bis, che ha confermato lo stralcio delle cartelle esattoriali tra il 2000 e il 2010, stralcio in cui rientrano appunto anche le multe e i bolli auto non pagati (compreso il superbollo).
La pace fiscale coprirà due milioni e mezzo di italiani ora che il Ministero dell’Economia e della Finanza ha emanato il decreto attuativo: approvato in Senato con 213 si, 28 no e nessun astenuto.
Condono bollo auto
Fra le tante misure in esso contenute - «misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali» rientrano anche misure che riguardano gli automobilisti.
C’è quindi la possibilità di sanare i debiti con lo Stato Italiano fino ad un massimo di 5000 euro (cifra comprensiva di eventuali interessi e sanzioni accessorie), debiti contratti con lo stato, come detto sopra, nel decennio che va dal 2000 al 2010.
Tra questi ci sono i bolli auto non pagati. Bisogna però ricordare che tale formula è valida solo per famiglie e imprese che abbiano dichiarato nel 2020 un reddito del 2019 non superiore ai 30.000 euro lordi annui.
L’iter della burocrazia da parte del Ministero dell’Economia e della Finanza ha già preso il via dalla fine di luglio, perché entro il 20 agosto l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrebbe riferire all’Agenzia delle Entrate il numero complessivo dei codici fiscali di coloro che alla data del 23 marzo 2021 risultavano tra quelli aventi diritto allo stralcio della cartella.
A seguire da quella data - secondo quanto preannunciato nel decreto attuativo - l’Agenzia dovrebbe poi disporre lo stralcio delle cartelle tra le date dal 30 settembre al 31 ottobre 2021.
E’ bene ricordare come il processo sia svolto direttamente dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, quindi non è dovuta alcuna azione da parte del contribuente, che si vedrà semplicemente annullare quanto dovuto in caso in cui rientri tra gli aventi diritto di questo condono fiscale.
Multe e bolli, come verranno calcolati i parametri
Sussiste un altro aspetto fondamentale: il condono 2021 si riferisce alle cartelle emesse dagli agenti della riscossione (l’ex Equitalia, oggi Agenzia delle Entrate-riscossione) tra il primo gennaio 2000 e il trentuno dicembre 2010 ovvero non si tiene conto dell’anno in cui le multe, i bolli o altre sanzioni sono state emesse, ma si conta l’anno dell’emissione della cartella esattoriale.
Condono bolli auto non pagati
Proviamo dunque a fare un esempio concreto, per capire con più chiarezza chi abbia diritto all’agevolazione.
Un cittadino che abbia ricevuto una multa prima del 1 gennaio 2000, ma rientri in una cartella esattoriale emessa dopo quella data, è annoverato a pieno diritto nel condono di cui stiamo parlando.
Nel caso in cui però ci fossero più ruoli intestati a più debitori, se uno dei due dovesse avere un reddito (dichiarato secondo quanto visto in precedenza) superiore ai 30000 euro, non potrà avere diritto alla rimozione del debito.
Agenzia delle entrate
Fanno rientro nella tipizzazione anche le cartelle per le quali si è eventualmente aderito alla rottamazione e al saldo e stralcio.
Sono invece totalmente escluse da ogni possibile condono le somme dovute per il recupero di aiuti di Stato, quelle che derivano da pronunce di condanna della Corte dei Conti e, aspetto fondamentale per chi guida, le multe o sanzioni derivanti da sentenze penali di condanna.
Facciamo un esempio esplicativo: chi ha ricevuto (e non ha mai pagato) una multa per guida in stato di ebbrezza con tasso di alcool nel sangue superiore a 0,8 g/l, che prevede anche l’arresto, con la condanna già passata in giudicato, non potrà beneficiare di alcun condono.
I soggetti interessati potranno verificare la propria posizione accedendo all’area personale sul sito della Agenzia delle Entrate: tramite Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi, e fino al prossimo ottobre, ancora con il Pin dell’Agenzia delle Entrate.
In questo modo sarà possibile verificare il proprio status e capire se si ha diritto al condono oppure no, nonché per gli aventi diritto verificare che tale condono sia andato a buon fine.
Una boccata di ossigeno
Insomma una bella boccata di ossigeno per i cittadini che non avevano saldato quanto dovuto allo Stato, per cifre fino a 5000 euro e quindi piuttosto consistenti.
Certo bisogna avere, come detto, determinati requisiti, ma in caso di possesso di essi il condono sarà automatico, senza complicate procedure da effettuare via web o alle poste.
L’Agenzia delle Entrate riscossione provvederà in automatico alla cancellazione e stralcio delle cartelle esattoriali e quindi all’estinzione del debito.
condono multe entro i 5000 euro
Vogliamo ricordarvi un’ultima volta però l’importanza della fascia 2000/2010: fa fede la data di emissione della cartella esattoriale, non la data di emissione della multa o del bollo non pagato.
Se quindi doveste aver ricevuto una multa non più pagata a dicembre 2010, è molto probabile che la cartella esattoriale sia stata emessa nel 2011 e quindi ciò non vi dà accesso ad alcun condono.
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