Prescrizione del Bollo Auto: tutto quello che c'è da sapere
Il Bollo Auto è una tassa sulla proprietà del veicolo iscritto nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) che ogni proprietario è tenuto a pagare con scadenza annuale. Nel caso di mancato pagamento della tassa, scatteranno delle sanzioni con relativi interessi per il ritardo del pagamento.
Scopriamo a continuazione come funziona la prescrizione del Bollo Auto e dopo quanto tempo scatta.
Quando vanno in prescrizione i Bolli Auto
Il Bollo Auto è una tassa regionale sull’automobile (oggi è una tassa di possesso, una volta si pagava per l’utilizzo del veicolo) piuttosto cara rispetto a quanto pagato in altri paesi, il che la rende poco apprezzata dagli automobilisti italiani.
A volte capita che ci si dimentichi di pagarla e di conseguenza si incorre in una sanzione, ma se dal mancato pagamento del Bollo Auto sono trascorsi 3 anni, entra in vigore la norma secondo cui i Bolli Auto non pagati vanno in prescrizione per cui la Regione non ha più il diritto di chiedere questo pagamento ritardato.
Carta di circolazione auto
La prescrizione del Bollo Auto non pagato scatta dunque a partire dal terzo anno successivo al momento in cui questa tassa avrebbe dovuto essere pagata. Negli scorsi anni ci sono state delle discussioni in parlamento per alzare i tempi di prescrizione del Bollo Auto fino a 10 anni, ma per il momento la norma non è ancora stata modificata.
Come effettuare il calcolo della prescrizione del Bollo Auto?
Il termine della prescrizione inizia a decorrere dal primo gennaio dell’anno successivo all’anno della tassa, e si conclude il 31 dicembre del terzo anno.
Per cui, per fare un esempio pratico, la prescrizione del Bollo Auto della Regione Sicilia dell’anno 2019 scatta a partire dal 31 dicembre 2022, purché in questo lasso di tempo la Regione non provveda ad effettuare la richiesta di pagamento.
Interruzione della prescrizione del Bollo Auto
La Corte di Cassazione ha infatti confermato che, nel caso in cui il proprietario del veicolo riceva un atto interruttivo della prescrizione del Bollo Auto durante il periodo di tre anni, il nuovo termine di prescrizione sarà stabilito a tre anni dopo la notifica dell’ultimo atto interruttivo.
Per atto interruttivo si intendono determinati documenti come:
- l’avviso di accertamento da parte della Regione,
- la notifica della cartella esattoriale,
- l’intimazione di pagamento da parte dell’agente della riscossione esattoriale,
- il preavviso di fermo dell’auto e l’atto di pignoramento.
Bisogna poi tenere conto anche di eventuali proroghe di carattere speciale che possono venire decretate a livello nazionale.
Avviso di accertamento bollo auto
Se invece il Bollo Auto è stato pagato e si riceve in ogni caso la richiesta di pagamento da parte della Regione, per annullare la validità di quest’ultimo atto basta esibire la ricevuta di corretto pagamento del Bollo Auto presso gli organi amministrativi competenti.
Nel caso in cui si riceva la notifica di pagamento del Bollo Auto dopo i termini di prescrizione, ovvero dopo 3 anni dalla scadenza, si hanno 60 giorni di tempo per procedere al dovuto ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale competente, dove poter dimostrare che la cartella è stata notificata in ritardo e così evitare il pagamento di questo tributo.
Sanatoria Bollo Auto
Il portale web dell’Agenzia delle Entrate offre agli automobilisti la possibilità di verificare i pagamenti già effettuati, in modo da avere sempre sotto mano il quadro aggiornato della situazione.
Il Decreto Fiscale 2019 passato alla storia come decreto “strappa-cartelle” ha riguardato anche il Bollo Auto, stabilendo che tutti i Bolli Auto non pagati dal 2000 al 2010 e fino al raggiungimento di un importo massimo di 1.000 euro vengano cancellati d’ufficio e non debbano più essere corrisposti.
Una buona notizia per gli automobilisti e una riduzione di carico burocratico per le amministrazioni competenti che sono spesso in ritardo con le riscossioni o relative notifiche.