Vendite Auto 2021, un mercato che soffre nonostante gli Ecoincentivi - analisi e prospettive
Si è chiuso un anno difficile per il mercato auto. Nel 2021, la perdita rispetto all’anno 2019 (che rimane l’anno di riferimento pre-COVID-19) è del 23,5% quando in Unione Europea il declino del mercato è del 25,5%.
Nel 2021 sono state immatricolate 1.475.393 auto, nel 2020 erano 1.381.756, il 5,5% in più di vetture nuove. Erano 1.928.197 nel 2019. Stiamo parlando di una crescita risicata che è solo virtuale poiché il paragone va fatto con il 2019, dove il confronto è puro e crudo.
La crisi dei semiconduttori o microchip è stata determinante per il calo realizzatosi, insieme alle incertezze dovute alla pandemia che ha spaventato i consumatori, visti i dubbi riguardanti le prospettive lavorative.
Stiamo parlando dei componenti elettronici delle diverse centraline che governano le tutte le funzioni principali delle vetture tra cui la gestione del motore, degli apparati di sicurezza (ABS, ESP, controllo della trazione, gestione luci/proiettori e dispositivi per la visibilità), dei servizi accessori (come per esempio i sensori di parcheggio, i vetri elettrici oppure l’infotainment).
Privati, noleggiatori, aziende, come si sono comportati in questo anno di crisi?
Se il mercato totale rispetto al 2019 risulta in calo del 23,5%, possiamo osservare che la perdita maggiore la raggiungono le società di noleggio a breve termine con un -55,2% (in questo settore pesa la crisi del turismo), i noleggiatori a lungo termine lasciano sul campo una perdita dell'8,6%, le aziende mostrano un calo del 15,1% (la pandemia ha giocato un ruolo importante), mentre i clienti privati calano di un 15,7%. Le auto-immatricolazioni dei concessionari, i chilometri zero per intenderci, calano del 52,6%.
Le Auto piu vendute nel 2021: Le preferite dagli Italiani
La più venduta in Italia rimane la Fiat Panda, la più amata che resta in vetta alla classifica da diversi anni. 111.298 esemplari immatricolati nel 2021, una vettura, una filosofia di semplicità e praticità al giusto prezzo che funziona da quando fu lanciata la prima serie nel 1980.
Al secondo posto troviamo un’altra diva italiana, la Fiat 500, erede della mitica Cinquecento del '57 che rimane nel cuore del pubblico italiano, soprattutto quello femminile grazie al suo inconfondibile stile, con 44.819 immatricolazioni.
Terza sempre una italiana elegante che grazie alle cinque porte è molto apprezzata, la Lancia Ypsilon è stata comprata da 43.735 clienti nel 2021.
Quarta la Jeep Renegade, il “piccolo” SUV ora disponibile anche in versione ibrida 4Xe. Quinta in classifica con 32.634 unità troviamo il “Piccolo Genio”, la Toyota Yaris, la cittadina apprezzata per praticità, consumi ed ora ancor di più, con la nuova serie, disponibile anche in versione ibrida. Sesta è la Fiat 500X, un altro SUV dal design sportivo e giovanile che marca il suo stile, il quale richiama il design della progenitrice.
In settima posizione ecco la Citroën C3, altra cittadina apprezzata dal pubblico con 31.003 unità vendute. Ottava risulta la Dacia Sandero, economica ma spaziosa, con 29.094 vetture vendute.
Nona è la Jeep Compass, leggermente più grande della sorella ma sempre con un look da fuoristrada. Decima in classifica, troviamo la Ford Puma, un SUV crossover dal design filante e sportivo che ha guadagnato con 28.556 unità il gradimento di un pubblico giovane, amante della guida sportiva ma che non disdegna il look e lo spazio a bordo.
I marchi di successo, chi scende e chi sale come quota di mercato
Nel 2021, Fiat rimane il marchio con la maggiore penetrazione nel mercato italiano, nonché la maggior stabilità rispetto al 2020. Il 15,33% delle automobili vendute nel nostro paese appartengono allo storico marchio italiano ora parte del gruppo italo-francese-americano Stellantis che include Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Opel, Citroën, Peugeot, DS, Chrysler, Dodge e Jeep.
Al secondo posto, con una leggera flessione (-1,62%) rispetto all’anno passato, ma sempre solido e ben posizionato troviamo il marchio tedesco Volkswagen. Terzo, in crescita del 19,21% grazie alla sua gamma di vetture ibride, troviamo il marchio giapponese Toyota con il 5,82% di quota di mercato.
Dietro a ruota in quarta posizione troviamo il marchio francese Peugeot che negli ultimi anni ha spinto le proprie vetture verso una personalizzazione sportiva, tecnologica e rivolta al pubblico giovanile. Il marchio del leone mostra una crescita del 3,22%.
In quinta posizione troviamo il marchio “americano” Ford che in Europa gode di progettazione e produzione di stampo tedesco, noto per l’affidabilità, per la completezza dell’equipaggiamento e per l’ottimo rapporto qualità prezzo. Ford ha il 5,55% di mercato e mostra una flessione del -9,58%.
In calo del 13,22% con una quota del 5,11% troviamo i francesi di Renault, la “Régie nationale des usines Renault” rimane una protagonista del mercato italiano. Poco dietro troviamo leggermente in crescita (+0,76%) la francese Citroën con il 4,45% di quota.
All’ottavo posto ecco il marchio americano del fuoristrada, Jeep che conquista il 4,36% di quota con una crescita del 6,76%, confermando l'apprezzamento degli italiani per i SUV e 4X4. Al nono posto troviamo la romena Dacia del gruppo Renault con il 4,23% di quota in crescita del 15,51% grazie all’offerta di una gamma semplice con prezzi molto competitivi.
Al decimo posto troviamo un’altra tedesca, questa volta di categoria Premium, Audi con il 3,82% di mercato ed una crescita del 11,8%.
Il cambio di motorizzazioni verso l’elettrificazione
Gli ecoincentivi del 2021 hanno generato traffico in salone e vendite che altrimenti non sarebbero arrivate. Soprattutto hanno spostato clienti verso nuove alimentazioni "green" come le elettriche (EV o BEV -Battery Electic Vehicle), l’ibrido (HEV – Hybrid Electric Vehicle) o l’ibrido plug-in (PHEV- Plug-in Hybrid Electric Vehicle).
La quota di vetture elettrificate è risultata del 38,3% con una crescita quasi del 100% rispetto al 20,4% del 2020. Addirittura molti clienti, hanno usufruito degli incentivi cospicui per la rottamazione in caso di acquisto di auto EV (Electric Vehicle), ovvero puramente elettriche, permettendo così a queste, nel 2021 hanno raggiunto il 4,6% di mercato con un incremento del 100%, in quanto nel 2020 rappresentavano soltanto il 2,3% di quota di mercato in Italia.
Tesla Model 3 al quinto posto
Di conseguenza possiamo osservare un calo del 7,8% per le vetture a benzina che passa dal 37,5% di quota al 29,7%. Le vetture Diesel, quelle alimentate a gasolio, passano da una quota di mercato del 33,1% al 22,6%, perdendo un 10,5%. Il GPL rimane in leggera crescita al 7,3% di quota ed il metano in leggero calo al 2,1%.
Le elettriche più vendute in Italia nel 2021
La classifica delle vetture elettriche più gettonate dell’anno passato è interessante perché ci mostra un trend naturale ma gonfiato, grazie agli incentivi che hanno reso, in caso di rottamazione, l’acquisto di una piccola vettura utilitaria elettrica, molto conveniente.
Troviamo quindi in testa le seguenti vetture:
- Fiat 500 Elettrica (15,9% delle vendite di vetture elettriche BEV)
- Smart Fortwo EQ (9,1%)
- Renault Twingo E-Tech (8,6%)
- Dacia Spring (8,1%)
- Tesla Model 3 (7,5%)
Poi a seguire abbiamo Renault Zoe, Volkswagen ID3, Peugeot e-208, Volkswagen e-UP! ed infine Peugeot e-2008.
Quasi tutte queste vetture sono allineate con le vendite dei modelli a benzina, diesel o ibridi, ad eccezione della Tesla che ha un posizionamento molto più elevato e i cui clienti sono sostanzialmente provenienti dal settore Premium. Il marchio americano rimane ben identificato con uno stile di vita ed una classe a sé stante.
Conclusioni e trend per il futuro
La fornitura dei microchip andrà migliorando durante il 2022. Le forniture di vetture nuove alla rete dei concessionari andranno gradualmente incrementando. Le prospettive dell’economia, se riusciremo ad uscire dalla gabbia psicologica del Green Pass e della paura continua proiettata dai mass media, saranno di miglioramento.
I consumatori e le associazioni UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), ANFIA – (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e ANIASA (associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici) si augurano che il Governo decida di approvare una politica di ecoincentivi coerente e continuativa, per il 2022 e anche per i prossimi anni a venire, aiutando anche la transizione ecologica verso le emissioni zero.
Si tratta quindi di rendere più accessibili ai consumatori le vetture ibride plug-in (PHEV) e le elettriche pure (BEV o EV) che producono poche o zero emissioni di CO2.
I costruttori stanno facendo la loro parte sfornando nuovi prodotti a basso impatto ambientale e questo è un segnale che i consumatori apprezzeranno. Ultimo passo sul quale si deve lavorare sono le strutture di ricarica (stazioni o colonnine) sul territorio nazionale, in modo da rendere il viaggiare elettrico conveniente e sicuro, senza ansia di rimanere a “secco”.