È Tesla l’auto più venduta in Europa quest’anno
L’elettrico è tra noi, e il pianeta ringrazia, così come ringraziano i brand che hanno investito nella nuova tecnologia e producono vetture elettriche.
Settembre verrà ricordato nella storia come il mese della svolta: l’elettrico sorpassa il termico, sorpasso che era nell’aria già da giugno, quando la Model 3 era dietro a Golf per 1500 unità vendute. D’altronde, che Tesla Model 3 sia un’automobile rivoluzionaria sono in parecchi a pensarlo, come vettura e come concetto di utilizzo, e ora più che mai lo testimoniano anche i numeri.
I numeri di Tesla Model 3
È quanto si evince dall’ultimo rapporto di Jato Dynamics, che posiziona la berlina elettrica della Casa californiana nata dalla geniale mente di Elon Musk come prima in Europa per numero di vendite. In particolare, sono stati commercializzati 24.591 esemplari di Tesla Model 3. Si tratta di una crescita del 58% rispetto a quanto fatto nello stesso mese dell’anno precedente. Una testimonianza di quanto il marchio Tesla sia maturo, ben posizionato e pronto a raccogliere nuove sfide in Europa e nel mondo.
.png)
Tesla sta infatti polverizzando un risultato dopo l’altro, portando per la prima volta una vettura elettrica sul podio (e addirittura al primo posto) delle auto vendute in Europa, nei principali 26 mercati del Vecchio Continente (Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito).
Non solo: si tratta anche della prima vettura non europea in assoluto a raggiungere questo risultato. Un traguardo che tutto sommato passa in secondo piano rispetto al fatto di posizionare una vettura elettrica al primo posto in Europa.
La Tesla Model 3 vale ora ben il 2,6% del mercato del Vecchio Continente, e precede anche la Renault Clio e la Dacia Sandero, macchine che per anni avevano macinato numeri importanti. Intanto l’azienda Tesla si avvicina ai mille miliardi di capitalizzazione, grazie anche al maxi ordine effettuato da Hertz: 100.000 macchine entro il 2022, per 3,6 miliardi di controvalore.
Si tratta del modello prodotto dalla casa californiana più piccolo e “meno costoso” - il prezzo di partenza è di circa 50.000 euro, ma si sale subito di 4000 euro se si vuole aggiungere il cosiddetto autopilot avanzato, cioè il sistema di guida assistita made by Tesla.
Tesla Model 3 azzurra in movimento
A seguire, come abbiamo detto, troviamo la Renault Clio con 18.264 esemplari venduti (in flessione del 23%), Dacia Sandero con 17.988 esemplari venduti (in calo del 9%) e Volkswagen Golf con 17.507 esemplari venduti (in flessione anche lei, del 39%). Seguono poi, nell’ordine, la Fiat 500, la Opel Corsa, la Peugeot 2008, Hyundai Tucson, la Peugeot 208 e la Renault Captur.
Una crescita quindi quella di Tesla che lascia indietro i marchi che hanno fatto la storia dell’automobile e dominato il mercato grazie al motore termico, che realizzano numeri peggiori dell’anno scorso, a testimonianza della bontà del lavoro svolto dal brand californiano e – forse – anche di una maggior presa di coscienza di quanto l’auto elettrica possa essere il futuro rispetto ai tradizionali motori diesel e benzina.
Un cambio di passo
Questi risultati sorprendenti giunti nel mese di settembre danno quindi l’idea di come il mercato dell’auto si stia progressivamente ma inesorabilmente spostando dalla tecnologia tradizionale dei motori a benzina o diesel all’elettrificazione.
Questa vera e propria trasformazione è dovuta a molteplici fattori: c’è la spinta delle sempre più severe norme antinquinamento europee, così come quella data dai provvedimenti di sostegno dei governi (i cosiddetti incentivi), senza dimenticare quella data dalla ricerca dei costruttori e, infine, anche dalle attese dei consumatori, nei quali si sta facendo largo una marcata sensibilità green.
In Europa infatti (riferisce Bloomberg) i veicoli elettrici e ibridi venduti a settembre sono pari al 23 per cento delle immatricolazioni totali, quasi il doppio della quota del 2020. Segno dei tempi – e delle coscienze - che cambiano.
Ricarica Tesla
È notevole pensare come praticamente un quarto dei veicoli immatricolati a settembre in Europa sia elettrico o ibrido, ed è anche un bel rinnovo del parco auto circolante considerando che molti Stati – tra i quali figura a buon diritto anche il nostro Paese – hanno elargito contributi ed ecoincentivi per l’acquisto di suddette vetture rottamando un veicolo considerato vecchio e inquinante. Un’Europa che si tinge di verde insomma, cosa che non può che farci piacere.
La conquista del primo posto in Europa da parte della Model 3 rappresenta a tutti gli effetti un evento storico: è la prima volta che la vetta assoluta viene conquistata da un'auto elettrica e, allo stesso tempo, da un veicolo di produzione non europea.
Il boom della Tesla si può spiegare tramite due fattori: da una parte mediante il calo della domanda di alcune vetture popolari, causato dalla scarsa disponibilità per colpa della crisi dei chip di cui abbiamo precedentemente parlato, e dall’altra con la crescita generalizzata delle vendite di auto elettriche e ibride. Il mercato ha visto infatti nel mese di settembre una contrazione del 25%, con le vendite delle vetture diesel in discesa del 51% e quelle dei veicoli a basse emissioni in salita del 51%.
Jato sottolinea come, prima della pandemia, avvenissero 10,3 immatricolazioni di auto nuove con motori diesel per ogni veicolo elettrico o ibrido plug-in venduto, mentre ad oggi il rapporto è sceso a solo 1,3.
Il Bel Paese in questo quadro
Anche l’Italia ha svolto il suo ruolo per quanto riguarda la transizione in corso dalla tradizionale tecnologia dei motori termici all’elettrificazione e anche in Italia Tesla Model 3 ha fatto registrare vendite importanti. La vettura si guadagna il posto di terza elettrica più venduta, posizionandosi dopo la Fiat 500 e la Smart ForTwo – che hanno però dalla loro listini ben più approcciabili.
Anche nel Bel Paese la tendenza all’elettrificazione è da notare: sono infatti 8.492 le automobili full electric arrivate a settembre sulle nostre strade, rappresentando cioè l’8% del mercato, mentre le ibride plug-in (le ricaricabili anche “alla spina”) sono il 5,3%. Numeri, tuttavia, che per quanto interessanti risultano superiori soltanto a quelli della Spagna e ancora ben lontani dalla media dei maggiori mercati europei dell’auto, che è pari al 14,3% per le elettriche pure e all’8,7% per le plug-in (tutti dati di fonte UNRAE, l’associazione dei costruttori esteri in Italia).
Possiamo e dobbiamo fare di più insomma – magari continuando con le politiche di incentivazione all’acquisto di veicoli elettrici e ibridi, rilanciandoli anche con maggior vigore.
Tesla Model 3 azzurra laterale posteriore
