Al CES di Las Vegas l'auto è protagonista
Il CES di Las Vegas è la fiera mondiale dove troviamo le nuove proposte in ambito tecnologia, innovazione ed elettronica di consumo (Consumer Electronics Show). E’, dal 1967, il trampolino per le nuove tecnologie applicate alla vita di tutti i giorni.
Il videoregistratore, VIC 20, il Commodore 64, le prime TV OLED, le ultime app innovative, sono stati presentati al CES. A Las Vegas si svolge quella che i tecnici chiamano innovation convention, un hi tech show.
Vi troviamo novità in tutti i settori merceologici, divisi in 24 categorie: si va dal 5G all’internet of things, dal mondo delle criptovalute e blockchain. Grande spazio è dedicato anche alla manifattura digitale con le nuove proposte nel campo della stampa 3D, ma anche a tutto il mondo della robotica e dell’automazione. Anche il gaming, realtà virtuale e realtà aumentata, smartwatch e infotainment giocano la loro parte.
Negli ultimi anni al CES è entrata in scena in maniera importante anche l’automobile che, con i nuovi trend e sviluppi legati alla guida autonoma, introduce al suo interno ed in connessione con l’ambiente e con gli altri veicoli tecnologia di altissimo livello e adotta Intelligenza Artificiale in maniera massiccia.
Non stiamo parlando solo di quello che vedremo tra 10 anni sulle strade, ma anche quello che è già presente sulle vetture di medi/alta gamma attuali. Pensiamo solo alla nuova Mercedes Classe A che introduce una plancia rivoluzionaria che assomiglia più ad uno smartphone che ad un cruscotto automobilistico. Questa è una vettura che è in grado di interagire con gli occupanti prendendo ordini vocali, connettersi con il mondo esterno effettuando chiamate o raccogliendo informazioni utili.
Se la vera sfida dei prossimi anni è la guida autonoma e la riduzione degli incidenti mortali, altre frizzanti novità sono state presentate.
Clarion, in collaborazione con Hitachi, introduce un sistema di recupero automatico a distanza dell’auto che permette di chiamare la propria auto, uscire dal parcheggio ed arrivare fino a noi. Pensiamo quando siamo al supermercato col carrello carico ed i bambini che schiamazzano, non sarebbe comodo se la nostra vettura arrivasse da sola da noi pronta per essere caricata delle spese? Sembra incredibile, ma questo oggi è realizzabile. Certo, è solo un piccolo pezzo del lungo percorso verso la guida autonoma, ma non è poi così banale da realizzare. Tutte le implicazioni relative alla sicurezza, al movimento autonomo, al riconoscimento ed evitamento di ostacoli, presenza di pedoni, percorso da percorrere, comunicazione con proprietario, sicurezza dei dati e accesso, ecc sono già presenti.
Qualcomm introduce la terza generazione degli Snapdragon Automotive Cockpit Platforms.
Sono dei sistemi che le case auto possono adottare in maniera modulare, dalla Performance, alla Premiere e poi al top Paramount, che integrano diversi servizi e utilità e sono personalizzabili a seconda del taglio, dello stile e dei servizi che si vogliono offrire ai consumatori.
Snapdragon Automotive Cockpit Platforms
Il cuore del sistema è studiato e realizzato per offrire una grafica immersiva dove troviamo naturalmente l’integrazione con Android e LINUX (ma non iOS, stranamente), quelli per gli impianti Hi-Fi più semplici e per i più sofisticati, i sistemi che annullano attivamente i rumori, senza dimenticare la guida assistita per poi mirare alla guida autonoma.
Tornando agli smartphone e infotainment, vediamo come il passo più grosso l’abbiano fatto i cinesi della Byton, che scavalcano tutti con un cockpit totalmente digitale con lo schermo da 48” della M-Byte che mette in soffitta tutti gli attuali sistemi più evoluti, incluso quello più grande della Tesla da 17”. Si chiama "Shared Experience Display" (SED) l’immenso monitor che si allunga da un montante all’altro davanti a guidatore e passeggero.
Il primo tema che nasce pensando a questi cinema all’interno delle vetture è quello della sicurezza legata alla distrazione da cellulare che qui viene esplosa grazie alla immensa superficie su cui vengono visualizzate le diverse funzioni. Sarà questo un tema su cui si dibatterà molto in futuro.
BMW Vision iNext
BMW a Las Vegas fa uno sforzo quasi contro natura. Se da un lato il suo slogan è Piacere di Guidare, dall’altro spinge al massimo per la tecnologia a guida autonoma e cerca di renderla un’esperienza coinvolgente, diversa da quello che uno si aspetta da un autista personale.
La connettività digitale diventa un modo di guidare virtualmente la Vision iNEXT grazie all'Intelligent Personal Assistant.
Audi Immersive In-Car Entertainment
Audi introduce un nuovo concetto di entertainment basato sulla tecnologia “Immersive In-Car Entertainment” che punta tutto sulla multimedialità del futuro.
La casa di Ingolstadt vuole dimostrare che un’automobile può essere vissuta diversamente e il viaggio diventa un’esperienza d’intrattenimento digitale anche a vettura ferma
La casa coreana KIA addirittura punta, con un sistema sviluppato in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology di Boston ed il gruppo Media Lab's Affective Computing, addirittura alla guida post-autonoma. Grazie alla tecnologia Real-time Emotion Adaptive Driving (R.E.A.D.), l’intelligenza artificiale è capace di riconoscere l’emotività dei passeggeri.