Multe & Ricorsi
25/02/2021

La Notifica della Multa: come funziona, termini e calcolo dei 90 giorni

Il termine entro il quale va notificata la multa è di 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione, sia nei casi più complessi come la multa per eccesso di velocità, sia per i casi meno complicati come le multe per divieto di sosta.
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La Notifica della Multa: come funziona, termini e calcolo dei 90 giorni

Oltre a quanto abbiamo visto quando abbiamo parlato del contenuto della multa, è necessario approfondire ciò che riguarda la notifica della stessa, ossia tempi e modalità.

Innanzitutto, come già detto nel precedente articolo, la regola generale è che l'infrazione dovrebbe essere contestata nell’immediatezza, ossia subito dopo aver commesso la violazione.

Si pensi al classico caso degli autovelox mobili per i quali è previsto l’obbligo dell’agente accertatore di fermarti e di contestarti subito l’infrazione.

Questo non può avvenire per tutta una serie di casi come, per esempio, la contestazione dell’infrazione del divieto di sosta; in questo caso se l’auto è parcheggiata in divieto di sosta, il conducente non sarà già più nell’auto e quindi la multa non può essere comminata direttamente allo stesso, ma sarà inviata all’indirizzo di residenza.

A chi deve essere notificata la Multa?

Quindi, lasciando l’interessante tema della notifica immediata ad un articolo che verrà, cosa dobbiamo osservare con attenzione quando ci arriva una multa a casa a mezzo posta?

Quando la violazione non può essere contestata immediatamente la multa verrà recapitata all’indirizzo di residenza del proprietario del veicolo, che risulterà da una visura effettuata sul Pubblico Registro Automobilistico, meglio conosciuto come PRA.

Questo perché l’unico dato ricavabile dai pubblici registri è proprio il nominativo del proprietario che, come spesso accade, può anche non essere il conducente che in quella determinata circostanza ha commesso l’infrazione.

Infatti la regola è che la multa debba essere inviata all’effettivo trasgressore, ma spesso capita che il trasgressore non coincida con il proprietario del veicolo (basti pensare ai casi in cui un’auto viene utilizzata da più membri della stessa famiglia o ad auto aziendali utilizzate da più lavoratori della stessa azienda).

Tuttavia, nel caso la multa debba essere notificata per posta - poiché non è stato possibile effettuare una contestazione immediata - si dovrà procedere con la notifica all’unico soggetto certo, ossia il proprietario dell’auto, considerato dalla legge come “obbligato in solido”.

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Comunicare i dati del soggetto alla guida

Sarà poi onere del proprietario comunicare che alla guida si trovava un altro soggetto: comunicazione utile e fondamentale nel caso la violazione preveda anche la decurtazione dei punti o la sospensione della patente.

Un esempio comune è quello di un figlio che guida l’auto del padre e commette un’infrazione talmente grave che gli comporti la sospensione della patente.

In questo caso, il padre avrebbe tutto l’interesse a comunicare i dati dell’effettivo trasgressore così che la sanzione della sospensione patente avvenga nei confronti dell’effettivo trasgressore, ossia il figlio.

Autovelox

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Ulteriore elemento fondamentale a supporto della necessità di comunicare i dati dell’effettivo trasgressore è la circostanza che in alcuni casi – uno su tutti il caso della multa per eccesso di velocità – è lo stesso accertatore che ti chiede di comunicare tali dati di modo che la sanzione accessoria possa essere applicata a chi effettivamente si trovava alla guida nel momento dell’infrazione.

Sanzioni aministrative in caso di mancata comunicazione

Ma non si tratta di un invito generico, ma un vero e proprio obbligo che, nel caso di mancato rispetto, comporta un’ulteriore sanzione amministrativa, questa volta a carico esclusivamente del proprietario del mezzo.

L’art. 126 bis del codice della strada (punto 2) infatti stabilisce che nel caso il proprietario o altro obbligato in solido non comunichi entro sessanta giorni dall’avvenuta notifica della multa i dati dell’effettivo trasgressore, è soggetto ad una sanzione amministrativa, questa volta a carico esclusivo del proprietario.

Motivi per la Notifica successiva all'infrazione

Altra caratteristica fondamentale che deve avere una multa notificata in un momento successivo all’avvenuta infrazione è l’indicazione dei motivi per cui non è stato possibile procedere all’immediata contestazione.

casi più frequenti sono l’impossibilità di raggiungere un veicolo “lanciato ad eccessiva velocità”: esempio su tutti l’eccesso di velocità su strade extraurbane.

Posto di blocco Polizia

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Altri casi sono: l’attraversamento di incrocio con semaforo rosso, il sorpasso vietato e poi tutti gli accertamenti che avvengono senza la presenza del trasgressore, un esempio su tutti, la sosta vietata.

Discorso a parte meritano le infrazioni accertate mediante apparecchi di rilevamento automatici come photored e autovelox, di cui parleremo in un altro articolo.

Entro quando va notificata la Multa?

I termini per la notifica della multa sono molto precisi e soprattutto sono termini “perentori”, ossia termini oltre i quali la multa è da considerarsi prescritta, in sostanza non più valida con la conseguenza che non deve essere pagata.

Il termine entro il quale va notificata la multa è di 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione, sia nei casi più complessi come la multa per eccesso di velocità, sia per i casi meno complicati come, per tornare al solito esempio, le multe per divieto di sosta.

Oltre questo termine la multa si considera non più valida e il trasgressore che riceve la notifica oltre tale termine non è tenuto a pagarla.

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Il calcolo dei 90 giorni della Notifica della Multa

Per calcolare il termine dei 90 giorni è corretto iniziare il conteggio dal giorno dell'infrazione fino al novantesimo giorno incluso, così com'è stato indicato dai giudici della Corte di Cassazione,

Questa regola vale sempre, ovvero:

  • in caso di divieto di sosta,
  • se si passa col semaforo rosso,
  • nei casi di superimento del limite di velocità verificato con l’autovelox.

Cosa fare se la Notifica arriva dopo 90 giorni

Ma è sufficiente, in caso di decorso dei 90 giorni, non pagare e non fare null'altro?

No, non è sufficiente, o meglio, non è opportuno. Infatti la multa potrebbe essere iscritta al ruolo esattoriale e di conseguenza vi verrà recapitata una cartella esattoriale con l’intimazione di pagamento della multa, maggiorata di sanzioni pecuniarie e interessi di mora, quindi si arriverebbe a dover pagare un importo ben più alto.

Per evitare che si inneschi questa procedura (che può durare anni), è sufficiente fare un ricorso al Prefetto facendo presente che la multa è stata notificata oltre il termine dei 90 giorni.

Per approfondimenti leggere: Come fare Ricorso per una Multa: procedure, costi e tempistiche

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