Al Salone di Detroit 2018 l'ecologia va in soffitta
Al salone dell’automobile di Detroit, il più importante in U.S.A., vanno in scena i grandi e possenti mezzi tipici della motorizzazione d’oltreoceano.
Pick-up giganteschi e prestanti SUV prendono il posto d’onore rispetto alle piccole ed ecologiche europee e giapponesi che si orientano su un mercato evoluto e pulito.
Dalla California del CES (di cui abbiamo parlato precedentemente) il passo è lungo, sebbene i contenuti di tecnologia siano comunque elevati.
FCA (Fiat Chrysler Automobiles) gioca in casa ed il suo AD Sergio Marchionne presenta gli obiettivi per raddoppiare gli utili entro il 2022: un piano sicuramente ambizioso a cui viene subito agganciato l’annuncio di fornitura di “migliaia” di Chrysler Pacifica a Googleper il lancio dei taxi a guida autonoma.
Si tratta già della terza trance di prodotto spedite a Waymo, la divisione auto autonome di Google, dopo le 100 iniziali del 2016 e delle 500 del 2017.
Vero è che per essere realisti, i veri profitti del gruppo deriveranno dalle vendite di Jeep che vive un momento molto felice dopo la rivisitazione della gamma (solo la Cherokee ha venduto in tre anni 250.000 unità).
E qui vediamo la ciliegina sulla torta, il sontuoso pick-up RAM 1500, diretto concorrente del numero uno del mercato, il Ford F-150: sotto il cofano è in arrivo la nuova tecnologia mild-hybrid eTorque, con impianto parallelo a 48V, che verrà installata di serie sul V6 e a richiesta sul V8 (per ottenere migliori consumi e migliorare l’efficienza di un mezzo pesante che è comunque considerato un veicolo da lavoro e svago).
Ford concentra le sue novità sul Pick-up Ranger che viene aggiornato e migliorato e punta sulle emozioni con la riedizione della Mustang “Bullitt”, erede della mitica Mustang verde bottiglia guidata da Steeve Mc Queen nel film Bullitt cinquant’anni orsono. Con 475 CV e 570 Nm di coppia, la nuova coupé parla di divertimento puro e grande passione.
Chevrolet, il terzo marchio americano, celebra con il Pick-up Silverado i cento anni dalla nascita del primo esemplare della specie più popolare d’America. I motori sono i “piccoli” benzina “Small Block” 5.3 e 6.2 V8, e turbodiesel Duramax 3.0.
Spazio, potenza e muscoli da vendere e tanta tecnologia per la guida autonoma che negli U.S.A. inizia ad essere una tendenza che sta prendendo piede soprattutto per i lunghi e noiosi tragitti autostradali a 90 Km/h.