Ecobonus Auto 2020, si parte il 1° agosto
Approvato anche al senato, il pacchetto incentivi per le auto (Ecobonus Auto 2020) inserito nel decreto sviluppo è pronto a partire con un fondo iniziale di 50 milioni di Euro che dovrebbe aumentare a 1 milione entro breve.
Ecoincentivi 2020: ecco il nuovo pacchetto per le auto inserito nel decreto sviluppo
L’iniziativa è concepita per rilanciare il settore automotive che ha subito una battuta d’arresto netta nel primo semestre di quest’anno per il Lockdown da Coronavirus e nello stesso tempo incentivare la rottamazione delle vetture più anziane inquinanti e insicure.
Il pacchetto prevede incentivi (differenziati per classe di emissioni di CO2) per l’acquisto di vetture nuove elettriche, ibride ricaricabili e Euro 6.
I nuovi incentivi ed i relativi scaglioni in base alle emissioni di CO2.
Poi ci sono le agevolazioni per l’acquisto di vetture usate, minimo Euro 6, a fronte di rottamazione di vetture Euro 0- Euro 3.
Incentivi rottamazione
Le regole di applicazione degli ecoincentivi 2020
Gli incentivi partono dal 1° agosto e sono validi fino a fine anno, anche senza rottamazione.
Nel caso di rottamazione le vetture devono avere almeno 10 anni. E' bene ricordare che gli incentivi rottamazione auto 2020 valgono per l’acquisto di vetture nuove Euro 6.
Per i primi due gruppi di emissioni, che coinvolgono le vetture elettriche pure e le ibride “alla spina” o plug-in, si hanno vantaggi maggiori rispetto a ieri.
Per il nuovo gruppo da 61-110g di CO2 di emissioni, gli incentivi sono nuovi e prima non esistevano.
Questo ultimo gruppo sarà più sostanzioso in termini di clienti coinvolti poiché l’impatto degli incentivi è più forte rispetto al prezzo di partenza delle automobili che, adottando tecnologie più “semplici” e meno costose, hanno un prezzo di partenza più basso.
Incentivi auto
Incentivi per autovetture con emissioni da 0-20g di CO2
Il primo scaglione da 0-20g di CO2 (di fatto include solo le vetture elettriche) prevede un incentivo complessivo di 10 mila euro con rottamazione euro (prima era solo 6.000 euro per questo gruppo) e 6.000 euro senza (prima era di 2.500 euro).
È il gruppo che beneficia degli incentivi maggiori, essendo di fatto composto da vetture ad emissioni zero, che hanno un costo elevato, soprattutto dovuto alle batterie ad elevata capacità per garantire autonomie elevate. Il prezzo della nuova automobile non può essere superiore a 61.000 euro.
Tra le “piccole” vetture coinvolte troviamo la Renault Zoe che con 2.061 unità vendute, risulta la vettura elettrica più venduta in assoluto nel periodo gennaio-giugno 2020.
Tra le medio/grandi vediamo la Tesla Model 3 che ha realizzato 317 unità vendute nel solo mese di giugno e risulta la vettura elettrica più venduta in assoluto nel mese appena trascorso.
Renault Zoe
Incentivi rottamazione per auto con emissioni da 21-60g di CO2
Il secondo gruppo da 21-60g di CO2 (valido per le vetture ibride plug-in, cioè quelle con la spina per ricaricare le batterie) prevede un incentivo complessivo di 6.500 euro mila con rottamazione (prima era di 2.500 euro) e 3.500 euro senza (prima era di 1.500 euro). La vettura nuova non può costare più di 61.000 euro.
Ford Puma 2020
Tra queste vetture vediamo troneggiare la Ford Puma Eco Boost Hybrid che con 6.492 unità risulta la più venduta nel periodo gennaio-giugno tra le auto ibride, o la Toyota Yaris Hybrid che con 1.641 unità è la più venduta nel mese di giugno tra le vetture ibride.
Ecoincentivi 2020 per vetture con emissioni da 61-100g di CO2
La terza categoria di vetture è quella che entra in graduatoria incentivi, essendone prima esclusa, beneficia dei nuovi incentivi riguarda le auto con emissioni da 61-110g di CO2, quindi tutte quelle ad alimentazione “tradizionale” come benzina, diesel, GPL, metano o ibride (full hybrid o mild hybrid non ricaricabili).
In questo gruppo, oltre alle ibride, rientrano anche molte vetture diesel che risultano “naturalmente” economiche e parsimoniose nei consumi di carburante.
Fiat Panda
L’incentivo risulta meno cospicuo ma comunque buono: complessivo di 1.500 euro con rottamazione e 750 euro senza, a patto che il concessionario effettui uno sconto di almeno 2.000 euro (1.000 euro senza rottamazione) e che la vettura non costi più di 48.800 euro iva inclusa.
In sintesi: totale incentivi rottamazione auto di 3.500 euro con rottamazione, e 1.750 euro senza.
Tra queste vetture troviamo la regina delle vendite in Italia da anni, la Fiat Panda che ha realizzato 46.290 unità vendute e risulta la più venduta in assoluto nel periodo gennaio-giugno.
Anche tra i SUV, possono beneficiare degli incentivi vetture come la Dacia Duster che con 5.805 unità vendute è la seconda più venduta nel periodo gennaio-giugno tra le vetture a GPL.
Non manca neanche la Volkswagen Golf che primeggia tra le auto a Metano che con 2.621 unità immatricolate, è la più venduta nel periodo gennaio-giugno a Metano.
Volkswagen Golf
Gli incentivi regionali o locali si possono sommare a quelli statali
L’impatto di questi nuovi incentivi che, si possono sommare a quelli locali (regionali o metropolitani) è importante, soprattutto per le vetture elettriche che beneficiano di uno sconto cospicuo.
Saranno poi le nuove infrastrutture ed una buona rete di distribuzione a determinare il successo nel lungo periodo di queste automobili ad emissioni zero.
Incentivo rottamazione per auto usate
Qui gli incentivi sono decisamente inferiori, in quanto riguardano soltanto gli acquisti di vetture di seconda mano con emissioni di CO2 fino a 60g di CO2 con livelli di emissioni Euro 6 a fronte di rottamazione di veicoli con classe Euro 0 – Euro 3.
Gli incentivi sono minimi e riguardano una riduzione del 60% degli oneri fiscali sul passaggio di proprietà (IPT e bolli) sui quali non c’è neanche totale chiarezza.
Stiamo parlando di cifre attorno ai 300-450 euro.
Le vetture che rientrano nei parametri sono pochissime.